INNOVAZIONE DIGITALE PER LA SALUTE ED IL SOCIALE: TELEASSISTENZA e TELECONTROLLO DI PAZIENTI CRONICI

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Materiali raccolti

Il progetto

Il progetto è nato nel 2019, in epoca pre-covid, anticipando quella che è diventata al giorno d’oggi un’esigenza di riorganizzazione del modello di gestione del rapporto territorio (MMG) e cittadini. Oggi a Milano vivono circa 325.000 ultra-65enni: tale popolazione è destinata a raddoppiare nei prossimi 15 anni e rappresenta una proiezione importante di cittadini che richiederà un incremento significativo di interventi per l’assistenza sanitaria. A ciò si deve aggiungere una crescita costante dell’aspettativa di vita ed un conseguente aumento delle patologie croniche, la cui gestione grava sul carico di lavoro dei MMG. R4H e il Rotary Milanofiori hanno contribuito, nell’anno rotariano 2021-2022, all’analisi e messa a punto di uno strumento informatico di gestione del paziente cronico che, ad oggi e alla luce delle recentissime.

Linee Guida per raggiungere la Milestone EU M6C1-4 (PNRR), si conferma come importantissima intuizione da completare come sviluppo per realizzare un modello digitale per attuare l’assistenza domiciliare. 

Il progetto ha due componenti: una piattaforma digitale (siCURO) e una APP (care@YOU) che permettono di affrontare queste problematiche e offrire una risposta concreta alle specifiche operative (workflow) previste nelle sezioni di Teleassistenza e Telecontrollo così come descritte dalle Linee Guida. Tutto questo è diventato realtà anche grazie alla collaborazione con lo Spin-Off Universitario MEDnoTE s.r.l. (UNI-TS) che ha messo a disposizione know-how (docenti Universitari, ricercatori, contatti con altri Spin-Off) e adeguato risorse economiche.

Nel 2020, anche per il tramite della Fondazione Rotary Club Milano per Milano, sono arrivati contributi da parte di Case Farmaceutiche (Novartis, Sandoz, Lilly) che hanno ritenuto (e continuano a ritenere) il progetto innovativo.

MEDnoTE, nel frattempo, ha ottenuto lo status di Start-Up innovativa con iscrizione nell’apposito registro tenuto dalla Camera di Commercio. Questo riconoscimento insieme alla garanzia che MEDnoTE renderà fruibile al mercato l’intera applicazione a titolo non oneroso, ha convinto R4H ad affidare a MEDnoTE la completa gestione del binomio piattaforma siCURO/APP care@YOU.

Tra i pazienti cronici a maggior impatto sociale (ed economico) vi sono quelli in Terapia Anticoagulante Orale, quelli Ipertesi e quelli affetti da OSAS. Per queste patologie è di fondamentale importanza l’aderenza al piano terapeutico da parte del paziente e la teleassistenza costante a cura del MMG, dei Centri Emostasi e Trombosi (CET) e dei caregiver. Anche per i soggetti Ipertesi è fondamentale tenere sotto stretto controllo l’aderenza terapeutica nell’assunzione dei farmaci prescritti e attuare la teleassistenza costante a cura del MMG. Il progetto prevede di utilizzare la piattaforma web siCURO e adattarla per questi monitoraggi specifici. Ciò permetterà agli Operatori Sanitari e ai loro pazienti di condividere informazioni in tempo reale e costituire un database sanitario relativo alle patologie croniche da cui sono affetti.

La piattaforma così “personalizzata” sarà disponibile a tutti gli Operatori Sanitari che aderiranno al progetto a titolo gratuito per il primo anno e, successivamente, con il solo onere del rimborso dei costi di hosting. Ogni paziente, ancora, potrà interagire con il proprio Operatore Sanitario grazie all’APP care@YOU.

L’app

Formazione generale e specifica D.Lgs. 81/08

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Il progetto

Il progetto è nato per rispondere alla necessità di formare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sul tema dell’igiene e della sicurezza sul lavoro prima dell’avvio degli stage previsti dai programmi di alternanza scuola lavoro.

R4H ha quindi deciso di realizzare due corsi di formazione: uno sulla parte generale (4 ore) e uno sulla parte specifica (12 ore). Per i contenuti, R4H si è avvalsa della collaborazione dell’associazione Italia Impresa (soggetto formatore ope-legis in quanto associazione sindacale datoriale) che ha deciso di donare i diritti di utilizzazione commerciale.

Il progetto è partito nel 2016 e viene aggiornato ogni anno a cura dell’ente formatore.

Dall’avvio del progetto alla fine del 2021 oltre 18.500 studenti e 40 istituti scolastici hanno beneficiato di questo service, tra coloro che hanno ricevuto la versione cartacea (oltre 10.000) e quelli che hanno seguito il corso nella versione on-line.

La piattaforma

Guida sobria e consapevole

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Il progetto

Il progetto ha l‘obiettivo di sensibilizzare i neo-guidatori sul tema della sicurezza stradale e sui comportamenti responsabili alla guida, anche grazie all’acquisizione di una maggiore consapevolezza dei danni legati all’uso/abuso di bevande alcoliche.

Per questo si intende coinvolgere la popolazione scolastica neopatentata in un ciclo di incontri nelle scuole, durante i quali verranno proposti: un corso multimediale interattivo, già realizzato e disponibile gratuitamente sulla piattaforma e-learning Formazione di R4H e questa pubblicazione, «Bersi la vita», sui pericoli legati all’uso improprio di alcol. Si organizzeranno anche simulazioni di comportamenti in stato d’ebbrezza grazie all’utilizzo di speciali occhiali che riproducono una visione alterata dall’alcol, consegnati alle scuole partecipanti in comodato d’uso gratuito per un breve periodo.

La finalità del progetto Guida sobria e consapevole è di svolgere un’attività di “prevenzione primaria” del disagio giovanile in ambito scolastico.

L’ambizione del Rotary e di R4H è quella di riuscire a far comprendere ai ragazzi come il bere, spesso percepito tra i giovani come uno strumento di accettazione all’interno del gruppo, rischi di degenerare in fenomeni di consumo irresponsabile e/o abitudinario e divenire causa di gravi implicazioni dal punto di vista sanitario per sé e per gli altri, in particolare quando si è alla guida di un automezzo.

Un grazie a tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questo sogno e in particolare alla dottoressa Raffaella Romeo.

Alcune foto

  • Partner

    Rotary Club Milanofiori

    Rotary Club Milano Nord

    Rotary Club Milano Duomo

    Croce Verde – Baggio

Mezzo mobile odontoiatrico

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Il progetto

Il progetto è stato ideato per promuovere la salute orale, ancora oggi scarsamente considerata nel panorama sanitario italiano, e per garantire l’accesso ai servizi odontoiatrici di base alle fasce più deboli della popolazione.

Il Rotary Club Milano Villoresi con la partecipazione del Rotary Club Milano Nord, del Rotary Club Milanofiori, di R4H, della fondazione ANDI e della Croce Rossa Italiana hanno per questo deciso di realizzare un progetto con l’obiettivo di:

  • Migliorare la salute dentale della popolazione attraverso l’erogazione di un’attività di prevenzione delle patologie orali
  • Allestire un automezzo (un IVECO Cargo 102/21) con i servizi tecnici generali necessari e con un riunito odontoiatrico per lo svolgimento delle attività di screening e cura primaria del cavo orale.

Il primo periodo di esercizio della circolazione del mezzo è previsto per settembre 2022, grazie anche all’impegno di odontoiatri volontari rotariani.

Nei primi sei mesi di attività farà tappa a: Genova – Susa – Milano – Roma- Napoli e Taurianova (non necessariamente in questo ordine).

Alcune foto

  • Partner

    Rotary Club Milano Villoresi 

    Rotary Club Milano Nord

    Rotary Club Milanofiori

    Fondazione ANDI 

    Croce Rossa Italiana

Un orsetto per amico

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Il progetto

Secondo il pediatra Donald Winnicot, nel momento massimo di espressione d’angoscia (come può essere l’ospedalizzazione) un bambino ha bisogno di una funzione di holding, ovvero di assorbimento del disagio, di cui in genere si fa carico la mamma. Durante l’intervento del soccorso sanitario la madre non sempre può svolgere questa funzione a causa di vari fattori, come la gravità della patologia, un ambito di intervento non sicuro o l’assenza stessa dei genitori. Questa teoria ci ha convinto della necessità di trovare qualcosa che “facesse le veci” dell’holding materno: ad esempio un orsetto di peluche.

Il progetto, avviato nel gennaio 2021 con la distribuzione di oltre 2.500 orsacchiotti ai 118 di Liguria, Abruzzo e Basilicata ha vissuto il secondo atto con la consegna nella seconda metà dell’anno di altri 2.000 orsacchiotti ai 118 della Lombardia.

I peluches sono così entrati a far parte della dotazione di bordo degli elicotteri e delle automediche, pronti per essere consegnati ai bambini, e da oggi costituiranno “l’oggetto transizionale” che i piccoli potranno tenere vicino a sé nei momenti critici del soccorso in emergenza.

L’iniziativa è stata promossa da SIEMS Italia (Società Italiana dell’Emergenza sanitaria), in collaborazione con R4H, Babcock International, Airgreen, Salvagente Italia e i Rotary Club Milanofiori e Milano Nord.

Alcune foto

  • Partner

    SIEMS Italia (Società Italiana dell’Emergenza sanitaria)

    Babcock International

    Airgreen

    Salvagente Italia

    Rotary Club Milanofiori 

    Rotary Club Milano Nord

Conosci il Fibroma Uterino?

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Il progetto

Dopo il successo della campagna informativa dello scorso anno dedicata all’Endometriosi, il Rotary Club Milano Nord e R4H (Rotarians4healtH) hanno voluto rinnovare la collaborazione con KIKO Milano e l’azienda farmaceutica Gedeon Richter Italia per promuovere una nuova campagna di sensibilizzazione – questa volta per la diagnosi precoce e la cura del FIBROMA UTERINO – una malattia che colpisce (spesso inconsapevolmente) quasi il 30% delle donne in età compresa tra i 40 e i 50 anni.

I Fibromi uterini (detti anche Miomi) sono delle neoplasie benigne, di forma rotondeggiante, costituiti da una componente muscolare liscia derivante dal muscolo uterino e da una componente fibroso connettivale.  Possono variare molto in numero, posizione e dimensioni. Per il fibroma uterino, prevenzione significa soprattutto diagnosi precoce: per creare una maggiore consapevolezza su questa patologia, a partire dal prossimo 20 novembre prenderà il via una campagna di sensibilizzazione e prevenzione che coinvolgerà i 33 negozi KIKO nel territorio della Città Metropolitana di Milano.

Per oltre due settimane KIKO distribuirà un depliant informativo che illustra le principali caratteristiche della malattia, per riconoscerla e affrontarla.

Il depliant, tramite QR Code, rimanderà a un’app di approfondimento totalmente gratuita con informazioni su sintomi e cause della malattia, filmati, animazioni e circa 70 indirizzi di centri specializzati pubblici e/o convenzionati SSN in Lombardia, dove è possibile prenotare delle visite specialistiche.

In totale, verranno distribuiti 60.000 depliant informativi e quindi la campagna di divulgazione – che beneficia del supporto scientifico del dott. Tommaso Bignardi, specialista in Ginecologia e Ostetricia del Niguarda di Milano, farà arrivare il suo messaggio che parla di salute e prevenzione ad una platea molto estesa di donne.

L’app

Riconoscere l’endometriosi

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Il progetto

Dopo il successo della campagna informativa dedicata all’Endometriosi dello scorso anno il 28 marzo, giornata mondiale dell’Endometriosi, KIKO Milano ha voluto rinnovare la sua collaborazione con il Rotary Club Milano Nord, i Rotarians4healtH (R4H) e l’azienda farmaceutica Gedeon Richter Italia per promuovere una nuova campagna di sensibilizzazione a favore della prevenzione e cura dell’Endometriosi, una malattia fortemente invalidante per le donne che ne sono colpite*.

 

Si tratta di una patologia che provoca la crescita dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero, in zone diverse come ad esempio le ovaie o l’intestino. Durante il ciclo mestruale, l’endometrio nelle sedi anomale sanguina e irrita i tessuti circostanti.

L’endometriosi può colpire qualsiasi donna in età fertile a partire dall’adolescenza e accompagnarla fino alla menopausa, causando dolori e altri disturbi che hanno un elevato impatto sulla sua qualità della vita. È una malattia che va a intaccare l’identità femminile dal punto di vista individuale, relazionale, sessuale e sociale.

Oggi, in Italia le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni*, ma solo una bassa percentuale sa di esserne affetta. Infatti, la malattia viene accertata con un ritardo medio di 9 anni dalla sua insorgenza. La diagnosi, arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche. Inoltre, se non diagnosticata precocemente e trattata in modo adeguato può diventare cronica ed essere causa di sub-fertilità o infertilità nel 30-40% dei casi*.

Per l’endometriosi, prevenzione significa soprattutto diagnosi precoce: è soltanto superando l’attuale ritardo diagnostico, che si possono prevenire le complicanze più gravi della malattia.

Per questo, a partire dal 28 marzo prenderà il via una campagna di sensibilizzazione e prevenzione attraverso una attività di educazione sanitaria che coinvolgerà più di 330 negozi KIKO in tutto il territorio nazionale.

Per oltre due settimane, KIKO distribuirà un depliant informativo, che illustra le principali caratteristiche della malattia per riconoscerla e affrontarla.

Il depliant, tramite QR Code rimanderà a un’app di approfondimento con informazioni su sintomi e cause della malattia, filmati, animazioni e oltre 80 indirizzi di centri specializzati pubblici e/o convenzionati SSN in tutta Italia, dove è possibile prenotare delle visite specialistiche.

L’app

Ne ho pieni i polmoni. Conoscere e affrontare gli inquinanti ambientali

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Il progetto

Come rilevato dagli studi condotti dalla Commissione Europea e dall’Istituto Superiore di Sanità, moltissime scuole italiane presentano condizioni ambientali insalubri per gli studenti, la cui salute è minacciata dalla presenza di monossido di carbonio, CO2, formaldeide, radon, campi elettromagnetici e radiazioni ionizzanti, nonché agenti biologici e composti organici volatili. La prolungata esposizione a questi inquinanti può aggravare l’incidenza di malattie respiratorie e allergie, contribuendo così a ridurre il benessere e il rendimento scolastico degli alunni.
In questo contesto è stato realizzato il progetto Ne ho pieni i polmoni, ideato per sostenere gli istituti scolastici del territorio nella valutazione della salubrità dei propri ambienti.

il Libro prevede un’ampia sezione introduttiva, frutto di ricerche capillari sul tema della salubrità degli ambienti indoor.
Tale sezione ricostruisce la situazione scolastica italiana – in termini di sicurezza edilizia, popolazione scolastica e frequenza – ed evidenzia la stretta correlazione tra la salubrità degli ambienti chiusi in cui gli studenti trascorrono la maggior parte del loro tempo e l’insorgenza di problemi di salute (per lo più a carico dell’apparato respiratorio) e difficoltà di concentrazione, di memoria e di apprendimento, con conseguente calo del rendimento.

Le scuole

Le scuole aderenti all’iniziativa hanno ricevuto in comodato d’uso gratuito il device N1Plus di Nuvap, in grado di rilevare e monitorare 20 parametri chimico-fisici relativi alla qualità degli ambienti.
Il dispositivo è stato collocato nei locali di ciascuna scuola partecipante per un periodo di tre settimane, terminato il quale la dirigenza scolastica ha ricevuto da R4H un report contenente tutti i dati raccolti e le eventuali misure risolutive necessarie. Le attività di consegna e ritiro dei dispositivi, nonché l’elaborazione dei report, sono state a carico di R4H.

Alimentazione a impatto 0

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Il progetto

Inquinamento, sostenibilità e clima sono diventati temi sempre più ricorrenti nei dibattiti quotidiani. L’informazione sui danni che l’uomo ha inflitto al pianeta ha aumentato la consapevolezza ambientale dei cittadini, e con essa l’ambizione a diventare consumatori sempre più “green”. Ma è davvero possibile? 

Alimentazione a Impatto Zero esamina la correlazione, non sempre sufficientemente approfondita, tra cibo e impatto ambientale, dando una panoramica generale delle criticità  da affrontare, il consumo idrico e l’inquinamento legati all’industria alimentare, lo spreco di cibo e le misure per adottare un’alimentazione sana per noi e per il pianeta. 

Il volume è stato realizzato con la supervisione scientifica di Legambiente Lombardia e dell’Ufficio Food Policy del Comune di Milano. In appendice un ricettario eco-sostenibile a cura della giornalista e foodblogger Gloria Brolatti.

Da dove viene il nostro cibo?

alimentazione

TECNOLOGIA DIFFUSA – DEMOCRAZIA PARTECIPATA

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Fondi raccolti (20.000 € totali necessari)
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Il progetto

Nelle nostre città, sempre più complesse e problematiche, la distanza tra i cittadini e le Amministrazioni pubbliche è spesso tale da rendere arduo lo stabilirsi di un canale di comunicazione costante che possa esporre le legittime istanze dei residenti ai rappresentanti del Palazzo. D’altra parte, la raccolta di dati sul funzionamento della macchina comunale e sullo stato di
manutenzione del territorio rappresenta per l’Ente locale un costo decisamente elevato e spesso inteso come improduttivo.
Per l’individuazione dei problemi, ci si affida dunque più spesso al caso o alla segnalazione occasionale, piuttosto che ad una modalità programmata e preordinata, in grado di evidenziare le inevitabili criticità, anche con l’ausilio di modelli matematici: in questo modo, la cura del territorio è spesso affidata alla sorte ed alla buona volontà.

Il progetto intende fornire una possibile risposta a questi problemi con uno strumento innovativo ma di immediato utilizzo, in grado di raccogliere le segnalazioni che i cittadini intendono inviare alla Pubblica Amministrazione, con lo scopo di collaborare fattivamente alla raccolta di informazioni – che per l’Ente costituisce un notevole costo – e costruire allo stesso tempo un modello di democrazia partecipata, attiva e consapevole.

L’idea

La diffusione capillare dei telefoni di nuova generazione (smartphone) fornisce una occasione straordinaria per la condivisione di dati con una rapidità ed una semplicità dapprima inimmaginabili. Quasi tutti hanno utilizzato ed utilizzano una o più applicazioni «social», condividendo in tempo reale informazioni, immagini e video, con persone distanti anche migliaia di
chilometri. Allo scopo di rendere le informazioni più fruibili, è tuttavia necessario non soltanto raccoglierle, ma raggrupparle per tipologia e per localizzazione.
In questo modo, sarà possibile ottenere un quadro d’insieme che possa stabilire le priorità
di intervento attribuendo ad esse un «peso» in relazione al numero di cittadini che abbiano evidenziato una particolare criticità.
Il progetto vuole trovare una possibile risposta a quella che in criminologia viene definita la “teoria delle finestre rotte”, utile a fornire in termini predittivi una stima previsionale sull’incremento della delittuosità connessa all’espansione di fenomeni di degrado sociale e urbano.

A questo si associa il tentativo di valutare il rischio di radicalizzazione violenta del fenomeno terroristico di matrice confessionale – religiosa. L’esperienza maturata negli anni, soprattutto nello studio dei precedenti avvenuti nel mondo occidentale, dice che il pericolo di sviluppo di devianze criminali di tale impatto è direttamente proporzionale all’impennata della delittuosità e del degrado sociale e urbano nel quale quasi sempre si trova insediato chi si macchia di tali reati.

Queste semplici considerazioni portano a una prima temporanea conclusione: il cambiamento del contesto urbano -in termini aumento di degrado- costituisce già da solo un motivo di allarme per il verosimile pericolo dell’aumento della delittuosità e quindi
dell’innesco di pericolosi focolai di radicalizzazione. Una valutazione che porta, quindi, a chiedersi quali azioni potrebbero essere introdotte per identificare i pericoli e offrire alle Agenzie operanti sul territorio (Forze dell’Ordine, Servizi Sociali, Enti locali in generale etc) utili spunti per contrastare tali fenomeni oggettivamente pericolosi per i cittadini.

Quello che si propone è dunque lo sviluppo di un software (APP + WEB) che possa fornire, analizzando più informazioni collazionate e provenienti da fonti diverse, uno o più indici di pericolosità su una mappa geografica, visualizzando con alert specifici geo localizzati i punti e le zone esatte di pericolo.

L’app

Grazie all’APP ogni privato cittadino potrà segnalare alcuni problemi: dalla lampada stradale in avaria alla buca per strada, dalla perdita d’acqua sul suolo pubblico alla discarica abusiva, dalla bicicletta abbandonata all’immobile vandalizzato e così via. Nello stesso momento viene acquisita la geolocalizzazione dell’utente, con l’evidenza della strada e del numero civico corrispondenti alla sua posizione.

Il data-base centrale -quello su cui confluiscono i dati rilevati dai cittadini tramite l’APP, dovrebbe essere integrato con informazioni sul territorio fornite dalle società di Vigilanza privata (a seguito di specifici accordi) e, ove possibile, anche con l’acquisizione di immagini satellitari che -nella sovrapposizione e confronto dei fotogrammi in successione delle medesime zone urbane- potrebbe rilevare i deficit legati all’aumento di degrado urbano (si pensi, ad esempio, a una progressione di immagini dove nel confronto tra quelle precedenti e quelle successive si rileva una autovettura incendiata abbandonata sulla strada, oppure un edificio progressivamente in abbandono e quindi in decadimento strutturale, oppure ancora una o più costruzioni abusive, baraccopoli etc).

Progetto Clima

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Fondi raccolti (20.000 € totali necessari)
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Il progetto

Le generazioni future avranno senz’altro un ruolo determinante nella comprensione e nella gestione delle problematiche derivanti dai cambiamenti climatici, che rappresentano la vera sfida di questo secolo. Partendo da questo presupposto, R4H e i Rotary Club Assago Milanofiori e Arco della Pace hanno ideato un progetto che si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di primo grado con lo scopo di sensibilizzarli sul consumo critico delle risorse energetiche a nostra disposizione e il rispetto dell’ambiente in cui viviamo.

Per fare ciò verrà sviluppata un’app per smartphone, disponibile gratuitamente su tutti gli store online, che permetterà di:

  • proporre agli studenti contenuti divulgativi su temi come l’utilizzo delle risorse idriche a livello domestico, il rapporto tra produzione alimentare e impatto ambientale, il peso dei consumi energetici e così via;
  • tracciare le abitudini di consumo degli studenti ponendo loro un semplice questionario a risposta multipla, a cui seguirà il calcolo dell’impatto ambientale (in termini di emissione di CO2) relativo alle abitudini dichiarate precedentemente

I due obiettivi sopra descritti saranno essenziali per la fase successiva dell’iniziativa, ossia il monitoraggio delle eventuali modifiche nelle abitudini dell’utente. Per tracciare queste evoluzioni, nei mesi successivi alla compilazione del questionario l’app proporrà ad ogni studente altre domande relative alle sue abitudini di consumo, poste tuttavia in maniera differente rispetto alle precedenti.

Infine, per stimolare gli studenti ad utilizzare lo strumento e a diffonderlo tra amici e conoscenti, verrà proposto ad ogni scuola partecipante un concorso a premi grazie al quale verranno premiate le scuole e le classi che saranno riuscite a far scaricare l’app al maggior numero di utenti. Le scuole e le classi vincitrici verranno identificate tra le altre grazie all’uso di un codice univoco che verrà fornito ad ogni classe partecipante e che andrà inserito al momento dell’iscrizione sull’app.

Q.B. – Lo zucchero quanto basta

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L’iniziativa

Di recente l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha aggiornato le linee guida relative al consumo giornaliero di zucchero, che secondo le indicazioni dovrebbe restare inferiore al 10% della quantità totale di calorie assunte durante l’arco della giornata. Ciò significa circa 70 grammi di zucchero al giorno per gli uomini e 50 per le donne: è sufficiente una sola bibita in lattina per superare questa soglia.

La necessità di ridurre il consumo di zucchero non riguarda solo la salute dei consumatori: l’utilizzo delle bustine per addolcire il caffè produce ogni anno uno spreco di 14 milioni di tonnellate di zucchero, quantificabile in 63 milioni di euro.

Il contributo di R4H

Il progetto prevede di realizzare una campagna di sensibilizzazione sul consumo di zuccheri aggiunti, allo scopo di promuovere un’alimentazione più sana, favorire la prevenzione del diabete e delle malattie legate alla dieta e ridurre gli sprechi alimentari. Ispirandosi ad un’iniziativa ideata dal Rotary Club Saluzzo, R4H intende creare delle bustine a contenuto ridotto di zucchero (2 grammi anziché 5), da distribuire nei bar e negli esercizi commerciali del territorio.
Le bustine verranno distribuite insieme a cartelloni o espositori in forex che riportano lo slogan, i dettagli e le finalità della campagna.

conoscENDO l’Endometriosi

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    Leggi qui

L’iniziativa

Dal febbraio 2018, ogni mese, durante un intero sabato, il Rotary Club Roma EUR organizza visite specialistiche per donne affette de endometriosi in 3° e 4° stadio.

Alle donne  che partecipano al progetto viene dato uno schema nutrizionale “ad personam”, elaborato in base alle  loro caratteristiche neuropsicofisiche, che sono evidenziate attraverso test strumentali non invasivi che misurano la composizione corporea, l’attività e il fabbisogno metabolici, il funzionamento del sistema nervoso autonomo etc.  Alle donne  si richiede di seguire il più possibile lo schema nutrizionale e poi di ripetere un controllo a distanza di almeno un mese per evidenziare i risultati ottenuti.

A disposizione delle donne ci sono, oltre al neuropsicoimmunologo che effettua i test, elabora gli schemi di nutrizione e di allenamento fisico e sottopone alla seduta di riequilibrio posturale, anche il ginecologo e l’osteopata: tutti questi professionisti hanno una profonda esperienza terapeutica per l’endometriosi.

Il progetto prevede anche  conferenze, sia frontali che per via telematica, di medici e operatori sanitari esperti nella cura dell’endometriosi, in cui si informano le donne circa tutti i possibili mezzi terapeutici da cui potrebbero trarre vantaggio per la loro  salute.

Il contributo di R4H

L’associazione R4H ha contribuito allo sviluppo dell’iniziativa realizzando una brochure e un depliant informativo sulle caratteristiche della malattia: i sintomi, gli effetti collaterali, le cure e i consigli dietetici per alleviare il problema. I contenuti dei materiali divulgativi saranno concordati con gli esperti del RC Roma Eur; una volta stampati, depliant e brochure potranno essere distribuiti durante gli incontri con la cittadinanza.

L’associazione ha anche curato la realizzazione di una clip da diffondere sui social network, successivamente tradotta in inglese.

Prevenzione Andrologica e Ginecologica

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Materiali raccolti
 

Il progetto

Grazie alla passata collaborazione tra R4H e il Rotary Club Roma Eur, per il quale è stato messo a punto un pacchetto di materiali di comunicazione legati all’Endometriosi, nel mese di settembre del 2022 il Distretto 2080 ha avviato una collaborazione con R4H in merito all’iniziativa “Prevenzione Andrologica e Ginecologica”, un progetto di sensibilizzazione sull’importanza degli screening andrologici e ginecologici e sulla prevenzione delle malattie urogenitali nei giovani.

Il progetto prevede una serie di incontri nelle scuole, affidati ai medici rotariani aderenti all’iniziativa, ai quali verrà abbinato un piano di comunicazione realizzato da R4H che comprende:

  • una brochure a tre ante che illustra i problemi derivanti dalla mancata cultura della prevenzione dei problemi andrologici e ginecologici  maschili e femminili e le malattie più comuni;
  • una clip animata della durata di 3 minuti che rielabora i contenuti della brochure.

Progetto EAT

Stato del progetto
Fondi raccolti (7000€ totali necessari)
Materiali raccolti

L’iniziativa

Da alcuni anni la Fondazione Gruppo San Donato sta promuovendo il progetto EAT, che si rivolge ai giovani di età compresa tra i 12 e i 14 anni con l’obiettivo di fornire un modello alimentare sano e sostenibile. A questo scopo è stato realizzato un libro illustrato che tratta non solo i principi della scienza dell’alimentazione – differenza tra lipidi, glucidi, proteine e fibre, la piramide alimentare, l’utilizzo delle spezie, etc -ma anche l’importanza dell’attività fisica e dell’astensione dal fumo e dall’alcol.

Nel rispetto dei temi dell’ecologia e della biodiversità, il progetto EAT prevede anche una sezione dedicata alla spesa eco-sostenibile, alla corretta conservazione degli alimenti e alla prevenzione dello spreco alimentare.

Il consiglio di EAT

Cattura

Il contributo di R4H

L’associazione R4H ha contribuito allo sviluppo e al sostegno del progetto occupandosi della realizzazione di un corso multimediale interattivo sull’alimentazione, ideato per la diffusione negli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado. L’elaborazione del corso digitale si avvarrà  dei contenuti già messi a punto dai referenti scientifici della Fondazione Gruppo San Donato per la stesura del libro EAT, completamente riadattati in chiave digitale.

Il nuovo corso  EAT è stato progettato partendo dalla riprogrammazione dell’indice originario e arricchito con diverse risorse multimediali: audio, video, immagini, quiz e test interattivi pensati per tenere alto il livello d’attenzione degli studenti, stimarne le conoscenze pregresse e combinare così apprendimento e intrattenimento. Al corso è stato inoltre associato un test valutativo finale.

Lo spreco alimentare nel mondo

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    logoRotary_low

  • Maggiori informazioni

    Per saperne di più sul progetto EAT visita il sito web dedicato all’iniziativa, cliccando qui.

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Prevenzione tossicodipendenza

Stato del progetto
Fondi raccolti (3.500 € totali necessari)
Materiali raccolti

La comunità

Fondata nel 1978 da Vincenzo Miccioli, negli ultimi quarant’anni di attività la comunità di San Patrignano è diventata un vero e proprio punto di riferimento per i giovani in difficoltà. E’ qui, infatti, che ragazzi e ragazze con problemi di dipendenza dalle sostanze stupefacenti o dal gioco d’azzardo possono chiedere aiuto ed essere accolti. La comunità offre, da sempre in maniera gratuita, la possibilità di intraprendere un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale e lavorativo.

Parallelamente all’attività di sostegno ai tossicodipendenti, la comunità di San Patrignano si è impegnata negli ultimi anni anche sul fronte della prevenzione, ideando il Format WeFree, che dal 2002 porta in scena in tutt’Italia spettacoli teatrali e testimonianze dirette di chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma della tossicodipendenza.

Il format WeFree

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Il contributo di R4H

Grazie alla collaborazione instaurata con la comunità di San Patrignano, l’associazione R4H intende fornire il proprio contributo alla prevenzione della tossicodipendenza realizzando un corso multimediale interattivo indirizzato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Il corso si avvarrà dei contributi video già raccolti e forniti dagli operatori della comunità, ai quali verranno integrati ulteriori materiali: audio, video, grafici e infografiche, animazioni e quant’altro. I moduli didattici verranno infatti strutturati in modo tale da alternare le informazioni tecnico-scientifiche riguardanti le diverse tipologie di sostanze stupefacenti e i relativi effetti sulla salute con i racconti e le testimonianze dirette di chi ha vissuto la tossicodipendenza e la successiva riabilitazione.

Il corso verrà poi pubblicato su piattaforma e-learning ed erogato gratuitamente alle scuole interessate.

La comunità

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Scuola sicura

Stato del progetto
Fondi raccolti (5.000 € totali necessari)
Materiali raccolti

L’iniziativa

Il progetto Scuola Sicura, nato nel 2007 dietro iniziativa del Rotary Club Milano Sud, ha come obiettivo quello di diffondere i principi di base del soccorso laico, in primo luogo tra la popolazione scolastica degli istituti secondari di II grado – studenti, insegnanti e collaboratori – ma anche tra genitori e società civile.

Nel corso di diversi eventi di formazione, oltre 10.000 persone hanno conseguito il titolo di Esecutore Laico BLS-D, apprendendo le manovre da eseguire sulla vittima di arresto cardiaco e il corretto utilizzo del defibrillatore. Le attività di formazione del personale laico e la conseguente emissione delle attestazioni sono state seguite dagli operatori sanitari di AREU Lombardia – 118 di Milano, da sempre partner del progetto.

Ben 75 istituti scolastici dell’area di Milano e provincia sono stati inoltre attrezzati di DAE (defibrillatore semi-automatico) e kit completo d’emergenza.

Gli eventi

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Il contributo di R4H

Grazie al contributo dell’associazione R4H, ente di formazione accreditato AREU, dal 2016 il Rotary Club Milano Sud ha limitato l’organizzazione degli eventi massivi che negli anni scorsi  hanno caratterizzato l’attività del Progetto per dedicarsi ad un nuovo, grande obiettivo: permettere ai docenti già formati e  già in possesso dell’attestato di Esecutore Laico di BLSD – di seguire un percorso formativo più specifico, al termine del quale potranno ottenere l’attestato di Istruttore BLSD.
Il corso erogato fornirà agli interessati tutti gli strumenti non solo per soccorrere la vittima di un attacco cardiaco, ma anche per istruire a propria volta gli studenti sui principi della rianimazione cardio-polmonare e sull’utilizzo corretto del defibrillatore.

L’associazione ha inoltre curato la realizzazione di un corso multimediale interattivo sul BLS-D, pubblicato su piattaforma e-learning e messo gratuitamente a disposizione degli istituti scolastici interessati.

Gli eventi

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  • Partner

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  • Maggiori informazioni

    Sei interessato al Progetto Scuola Sicura? Visita il sito web dell’iniziativa!

  • Guarda la clip!

    Sapresti cosa fare in caso di arresto cardiaco? La clip in basso, realizzata dal Rotary Club Milano Sud, illustra i passaggi da compiere in caso di emergenza!

  • Guarda la demo!

    Per vedere un’anteprima del corso BLS-D multimediale realizzato da R4H, clicca qui.

Stop all’ictus

Stato del progetto
Fondi raccolti (3000 € totali necessari)
Materiali raccolti

Il progetto

Nato nel 2014 su iniziativa del Rotary Club Pavia Minerva, Stop all’ictus è diventato in pochi anni un progetto interdistrettuale, condiviso cioè da tutti i club dei tre distretti 2041, 2042 e 2050. Scopo del service è portare avanti una capillare attività di sensibilizzazione dei cittadini sull’ictus, attraverso l’organizzazione di campagne di informazione incentrate sul riconoscimento dei sintomi dell’ictus e dei  fattori di rischio che ne aumentano l’incidenza.

Le campagne informative hanno così contribuito a rafforzare la cultura della prevenzione, a sfatare i falsi miti sulla patologie e a diffondere i principi di un’efficace comunicazione con il personale medico, fondamentale nelle fasi più acute dell’emergenza.

Le donne e l’ictus

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Il contributo di R4H

In collaborazione con i Rotary Club Milano Fiera e Milano Sud, l’associazione ha dato il proprio contributo al service lavorando allo sviluppo di un’APP dedicata alla prevenzione dell’ictus. Grazie a quest’app, disponibile sia per i sistemi Android che iOS, l’utente ha la possibilità di compilare un test di auto-valutazione attraverso cui scoprire i sintomi dell’ictus più comuni (appannamento della vista, perdita di sensibilità agli arti, difficoltà nella parola) e misurare l’incidenza dei fattori di rischio sulla propria salute.

Dall’app è possibile anche scaricare materiali informativi e mappare le strutture sanitarie attrezzate alla cura dell’ictus (le cosiddette STROKE UNIT) più vicine all’utente.

Cosa fare

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  • Partner

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  • Maggiori informazioni

    Per saperne di più sul progetto Stop all’ictus, puoi visitare il sito web dedicato.

  • Guarda la clip!

    La clip in basso, realizzata dal Rotary Club Milano Sud, mostra come riconoscere in tempo i sintomi di un ictus e quali misure adottare tempestivamente.

Area Donna

Stato del progetto
Fondi raccolti (5000 € totali necessari)
Materiali raccolti

L’inaugurazione

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Il progetto

Nell’intento di potenziare il servizio sanitario regionale, dal 2016 l’ASSR di Cremona si è fatta promotrice di un progetto ampio quanto ambizioso: dedicare un’intera ala della propria struttura all’istituzione di un’Area Donna, anche detta Woman Cancer Comprehensive Centre.

Aspetto assolutamente innovativo di questa nuova struttura è la completa integrazione tra tutte le aree dedicate alla salute della donna, nella sua globalità: dalla prevenzione, alla diagnosi precoce, fino al trattamento chirurgico oncologico e plastico dei tumori della mammella e dell’apparato genitale femminile.

All’interno dell’Area Donna è  infatti possibile entrare in contatto con specialisti affermati e strutture in cui seguire l’iter preventivo-diagnostico completo, dall’educazione sanitaria di base alla prenotazione di visite specialistiche e di trattamenti di varia natura. La paziente verrà inoltre seguita anche nelle successive fasi di riabilitazione psico-fisica e controllo.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla pagina dedicata al progetto.

Il contributo di R4H

per web

  • Partner

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  • Maggiori informazioni

    Per maggiori informazioni sull’iniziativa puoi consultare la pagina del nostro sito dedicata al Progetto Area Donnacliccando qui.